Una pista ciclabile che colleghi Verciano fino all’Agenzia delle Entrate, passando per la scuola primaria e materna e per la chiesa di Guamo. Un’idea che si realizzerà utilizzando il percorso lungo l’acquedotto del Nottolini, numerose vie vicinali e poderali.
E ancora, un marciapiede alla scuola primaria di Segromigno in Piano e alla scuola media di Camigliano.
Sono concrete – e realizzabili – le proposte che i cittadini di Capannori stanno facendo al vicesindaco Luca Menesini e all’assessore all’urbanistica Claudio Ghilardi, impegnati da circa un mese e mezzo nel progetto di “Urbanistica partecipata”, che si svolge ogni giovedì sera, fino a fine mese, in una delle quaranta frazioni del territorio.
Per quanto riguarda Capannori, la prospettiva degli abitanti è di riuscire a escogitare una soluzione con cui modificare la viabilità esistente. In altre parole, i cittadini vorrebbero collegare via Chelini a via Pesciatina con percorsi alternativi a via Carlo Piaggia. Al momento, quindi, è in corso una fase di elaborazione di progetti, in modo da sottoporre all’attenzione della giunta Del Ghingaro varie ipotesi.
“Oltre ad essere concreti – spiegano Menesini e Ghilardi – i suggerimenti provenienti dalla comunità, ove non ci sono impedimenti tecnici, saranno accolti. La possibilità di collegare Verciano alle scuole primaria e materna di Guamo con pista ciclabile, ad esempio, è un’idea che sarà inserita nella progettazione urbanistica. Lo stesso vale per il proseguimento della stessa verso sud, fino alla sede di Equitalia e l’Agenzia delle Entrate, passando in via Fillungo, dove sorge un agglomerato urbano di circa cento villette. Le conoscenze possedute da chi un luogo lo vive ogni giorno, infatti, sono preziosi per l’amministrazione, perché ci consentono di progettare un futuro sostenibile, capace di introdurre innovazioni nel rispetto delle tradizioni. Con il percorso di Urbanistica partecipata volevamo mettere le persone in condizione di toccare con mano uno strumento spesso ritenuto complicato come quello della pianificazione urbanistica. L’obiettivo era di fare in modo che le associazioni, il mondo della scuola, i comitati e ogni cittadino interessato potesse prendere parte a un progetto che ponga al centro le aree pubbliche come patrimonio comune, da valorizzare nell’interesse generale. La comunità di Capannori sta rispondendo in modo inequivocabile: vuole sperimentare esperienze di democrazia partecipata, perché comprende quanto abitare in un territorio vivibile, a misura d’uomo, influenzi la qualità della vita delle persone. Saranno previsti, inoltre, il marciapiede alla scuola primaria di Segromigno in Piano e alla media di Camigliano. Questi, comunque, sono soltanto alcuni esempi. Il percorso è ancora aperto e siamo certi che il mondo dell’associazionismo non farà mancare, in ogni frazione, le sue proposte. Come un parco pubblico nel centro di Gragnano oppure una riqualificazione del centro di Pieve San Paolo con nuove aree di sosta e a verde. Stiamo disegnando il futuro di Capannori e lo vogliamo fare con la comunità”.